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Un
astronomo cerca illuminazione
Revisione
più recente? Rivera, senza volerlo, ha toccato sottilmente l'obiettivo
della mia intervista. Fu così che durante la nostra conversazione
mi parlò di Oscar Corvison, ingegnere e astronomo cubano residente
a La Paz da due anni a cui l'INAR diede l'incarico di misurare gli allineamenti
solari dei templi di Tiahuanaco. Casualmente pochi giorni prima del
mio arrivo, Corvison aveva annunciato alla stampa i risultati del suo
lavoro che presentavano i Tiahuanacoti come possessori di un calendario
agricolo millenario, basato su un sistema vigesimale - con mesi di venti
giorni, come per i Maya - e su una minuziosa osservazione del Sole e
il suo passaggio per una peculiare gigantesca parete monolitica della
città. Corvison, un uomo anziano di oltre 1 metro e ottanta e
dalla folta barba bianca, non esitò un istante a parlarmi delle
sue scoperte e mettermi al corrente della sua particolare "crociata".
"La prima volta che mi trovai a Tiahuanaco per investigare le sue
orientazioni astronomiche fu 20 anni fa, ma sapevo che non era ancora
arrivato il momento di parlare".
J.S.:
Che vuole dire?
O.C.: Che la comunità scientifica non era pronta ad accettare
certi argomenti, oggi sì. Per esempio, se lei osserva il muro
alle spalle della Porta del Sole, chiamato Kalasasaya, si renderà
conto che ci sono dieci pilastri di pietra equidistanti tra loro, tranne
uno, dove la distanza con il seguente è doppia rispetto a quella
degli altri. Questo, a mio parere, indica che manca un pilastro, che
una volta restaurato completerebbe un calendario astronomico preciso.
J.S.:
Un calendario?
O.C.: Sì. I pilastri completi marcano 20 posizioni del Sole in
differenti momenti dell'anno e a volte segnalano l'apparizione di determinate
stelle nel cielo notturno dell'altipiano. A questo ho dedicato due anni
di misurazioni sul posto e a calcolare il posizionamento del Sole rispetto
ai monoliti dovuto all'obliquità dell'eclittica. Le pietre furono
orientate marcando posizioni celesti di almeno 9.000 anni prima di Cristo.
J.S.:
Quali costellazioni?
O.C.: Diverse. Per esempio, quando il Sole si pone al di sopra dell'undicesimo
pilastro, la notte Orione emergerà perfettamente al centro del
muro. Quando il Sole sarà sul decimo pilastro, saranno le Pleiadi
ad essere al centro. Sopra il quinto toccherà alla Croce del
Sud... Non è straordinario?
Corvison
dispiegò un bel po' di carte sul tavolo del suo studio, e in
quel momento iniziò una spiegazione metafisica - che certamente
non credevo di poter riscontrare in un archeologo - di tutto quello
sviluppo di orientazioni e date.
O.C.:
"Seguendo le ricerche di Posnasky, ho trovato il pilastro che manca
a questo muro-calendario. Si trova a 229 metri dai suoi compagni e credo
che fu rimosso in tempi remoti da alcune 'forze negative' " - disse
con viso illuminato.
J.S.:
Forze negative?
O.C.: Credo di sì. Il complesso di Tiahuanaco funzionava come
una specie di macchina di precisione per misurare il tempo e reggere
la vita agricola e religiosa della sua gente. Se alcuni pezzi chiave
di questo meccanismo si ritiravano, la macchina smetteva di funzionare.
Capisce? Per questo una volta trovato il pilastro sto lottando affinché
venga messo al suo posto originario, affinché si faccia un passo
avanti per la restaurazione del recinto.
Tiahuanaco
resusciterà
Le
spiegazioni esoteriche di Corvison si prolungarono per molto tempo,
tanto che decidemmo di ritornare a vederci la mattina seguente proprio
a Tiahuanaco, per esaminare in sito le sue considerazioni. Corvison
non è l'unico scienziato ad avere una spiegazione "energetica"
per i monumenti di Tiahuanaco, ma è quello che sta portando più
lontano le sue ipotesi. In questo momento Corvison sta attuando una
dura battaglia propagandistica e legale contro l'INAR, che si oppone
a ricollocare il settimo pilastro del muro-calendario nella sua posizione
originaria. I responsabili affermano che, sebbene la pietra provenga
dallo stesso cantiere di taglio e lavorazione, non si può essere
del tutto sicuri che esso faccia parte del Kalasasaya. Tra i blocchi
di pietra tagliata, canali d'acqua seminterrati e dislivelli del terreno
che certamente nascondono strutture meritevoli di essere scavate, Corvison
lamenta la cecità delle autorità. Lui stesso procede ad
ampliarmi le sue tesi: seguendo alla lettera le allusioni di Platone
a Poseidia, che scomparve 12.500 anni fa, secondo Corvison l'Atlantide
e Tiahuanaco coesisterono nel tempo (interessante corrispondenza con
le ricerche di Jim Allen che nel suo libro Atlantide L'ultima Verità
, Sperling & Kupfer - considera Atlantide posta nelle Ande, nei
pressi del lago Titicaca e corrispondente a Tiahuanaco. Alla stessa
conclusione è giunto l'esploratore italiano Angelo Pitoni N.d.R.).
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